ERNESTO PALEANI EDITORE

         


Notizie di Ernesto Paleani Editore sulle attività della Casa Editrice...

 
  Home Page
Torna indietro
Prezziario pubblicitàBeni ambientali
Ernesto Paleani EditoreBeni culturali
DVD e CdromBeni ecclesiastici
Libri in distribuzioneCartonaggio
Servizi pubblicitariCartografia storica
Servizi musealiCartografia moderna
Servizi informaticiStrade romane
Servizi informaticiGiornale online

1. Da Scheggia al Passo del Furlo.

2. Dal Passo del Furlo a Fano.

3. Da Cagli (Cale Vicus) verso Senigallia.

4. Dal Piano delle Pole (Pitinum Mergens -  Acqualagna) ad Urbino verso Rimini.

5. Da San Martino del Piano (Forum Sempronii - Fossombrone) alla Pieve di San Cristoforo - Colombarone (Pesaro).

6. Da Fano a Pesaro verso Gabicce e Rimini.


Itinerario 3 Diverticolo Flaminia - Da Cagli verso Senigallia

 VISITANDO PESARO E URBINO

Sugli antichi percorsi della storia

la cartografia e la fotografia strumenti di lettura di una Provincia.

a cura di

Centro internazionale di studi geocartografici storici

A Cagli (Cale/Ad Calem), in età romana imperiale una semplice mutatio o un vicus come ricordano i vari itineraria, la Flaminia passava sulla sinistra del Burano attraverso il Ponte Taverna, di cui ora restano solo le spalle e un pilone al centro dell’alveo riferibili a rifacimenti di età medievale. Da Cagli si staccava un diverticulum, nella Valle dello Screbbia, ricordato nell’Itinerarium Antonini che, attraverso la valle del Cesano, dove si trovava il municipium di Suasa, raggiungeva la via costiera adriatica presso la stazione di Ad Pirum da ubicarsi nella zona di Villa Terni presso Marotta di Mondolfo per poi andare verso Senigallia.

Nella Valle dello Screbbia e nei suoi dintorni vi sono concentrati importanti monumenti:

- Pieve di S. Stefano di Acquaviva, bellissime rovine in alto, vicino al cimitero.

- Frontone: - Castello a 571 m. di altezza s.l.m.. Notizie fin dal 1080 dalle cronache del Monastero di Fonte Avellana. Restaurato ed in ottime condizioni; - S. Maria Assunta nel vecchio borgo intorno al castello, già chiesa parrocchiale ed abbaziale.

- Complesso di Monte-martello: - S. Maria delle Stelle del 1495. Tuttora visibile l'immagine antichissima della Madonna col manto stellato; - Castello in ruderi.

- Fenigli: - Antico convento, oggi ristrutturato; - Castello di cui restano i ruderi.

- Molleone (antico castel Doglione o Dulione): - Ruderi del castello del 1200; - La chiesa di S. Apollinare, prima menzione 1244; - Oratorio della Beata Vergine.

- Complesso di S. Cristoforo: - Chiesa parrocchiale costruita nella seconda metà del `700 col materiale della vecchia chiesa del 1290; - Nucleo abitato con cimitero; - Casa rurale che ingloba una torre colombaia del XIV sec.; - Piccola necropoli rinvenuta settant'anni fa con tre tombe poste ad angolo retto rispetto a tre pozzi uguali, che contenevano 26 oggetti classificati come etrusco-campani, databili da III e II sec. A.C.

- S. Angelo in Maiano di cui si hanno notizie fin dal 1221 in un documento di rinnovo di enfiteusi e che fu parrocchia e residenza del parroco, come attesta una lapide ottocentesca.

- Località Coltona, luogo abitato in epoca preromana, donde provengono 9 statuette in bronzo (Marte in assetto di guerra) e 4 pezzi etrusco-ellenizzanti del VI e IV sec. A.C. (Museo archeologico di Ancona).

- Castelli di Isola e Fiorentino (ruderi).

- S. Giovanni in Offaga, esistente nel sec. XIII (compare nell'elenchus ecclesiarum del 1299) di cui esistono i registri parrocchiali dal 1743.

- Chiesa di S. Savino. Antichissima (1105 circa) rimaneggiata più volte nel 1600 e nel 1800, piuttosto ben conservata.

- La cinquecentesca Torre d'Acquaviva o Torre dei Tocci, oggi nota come La Torraccia. Splendido esempio di torre di avvistamento, attribuita al Genga, inserita nel sistema difensivo del Ducato di Urbino, cui è stata aggiunta a metà `800 un'elegante abitazione in pietra chiara. Adiacente l'oratorio di S. Vincenzo Ferreri, ricostruito sulle rovine di quello antico nel 1875.

- La valle di Screbbia è citata da Paolo Volponi in "La macchina mondiale", poiché si snoda "fra le ombre verdi e blu immense dei monti di seta" (che sarebbero il Faeto, l'Acuto, il Catria ed il Monte della Strega).

Realizzazione: Ernesto Paleani Editore