In prossimità dell’odierna
Acqualagna, dove il Burano confluisce nel
Candigliano, dalla Flaminia si staccava la strada
che portava al Passo di Bocca Serriola (m 730
s.l.m) e di qui alla valle del Tevere. Lungo
questa strada, in località Pole, su un ampio
terrazzo fluviale in sinistra del Candigliano si
trovava Pitinum Mergens. In età
tardoantica la città per la sua posizione di
fondovalle difficilmente difendibile fu
abbandonata, e il ruolo di centro di riferimento
politico-amministrativo di quest’area passò a
Cale (Cagli), la cui fortuna è stata legata alla
stretta connessione con il tracciato della
Flaminia e alla possibilità di sviluppare il
nuovo abitato in un sito naturalmente difeso.
Lasciata Acqualagna, dove ricordiamo anche la
presenza di una grande villa in località
Colombara, la Flaminia proseguiva in direzione
della Gola del Furlo.
L'Anonimo Ravennate e Guidone,
un geografo medievale, descrivono un tragitto tra
la Romagna e il nord delle Marche che si
distaccava da Cesena e attraversava Sarsina, il
Montefeltro, Urbino e Fossombrone dove si
raccordava con la via Flaminia.
Un'altra strada trasversale
molto antica si distaccava da Rimini e
attraverso Coriano, Montefiore, Tavoleto,
Schieti, Urbino e Fermignano
raggiungeva Acqualagna.
Questi due percorsi erano utilizzati quando la
gola del Furlo diveniva inagibile e malsicura.
Anche la viabilità della valle del Metauro,
concentrata principalmente sulla Flaminia e sulle
vie parallele che attraversavano le alture
circostanti (S. Angelo in Ferriano - Monte
Maggiore - S. Ippolito e Novilara - Cari-gnano -
Cartoceto - Serrunga-rina), era condizionata dalla
gola del Furlo, evitata passando nelle località
di Calmazzo, Fermignano e Acqualagna o la valle
del Tarugo da dove s'indirizzavano le strade verso
Pergola, Suasa (S.Ippolito - Isola di Fano -
Montalto - Cartoceto - S. Biagio - Abbazia di S.
Maria di Lastreto) e Acqualagna. Nei Pressi di S.
Lazzaro di Fossombrone un diverticolo della
Flaminia attraversava il Metauro sul ponte di
Diocleziano e proseguiva per le odierne località
di Bellaguardia, S. Martino dei Muri, Calamello,
Torricella, Tarugo, Montemartello e Smirra.