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Montefiore dell'Aso

         


Montefiore dell'Aso in Italia nella regione Marche

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Montefiore dell'Aso

Montefiore dell'Aso è un comune di 

La fortuna di Montefiore dell’Aso, borgo situato su una collina tra le valli dell’Aso e del Menocchia, è quella di aver ospitato o dato i natali in epoche diverse a tre artisti di valore straordinario: Carlo Crivelli, Adolfo De Carolis e Domenico Cantatore, i quali hanno lasciato eccezionali testimonianze artistiche. Non è un caso che recentemente l’Anci abbia inserito Montefiore nella speciale graduatoria dei borghi più belli d’Italia.
La sua antica storia affonda le radici nella preistoria come dimostrano le tombe picene del VII e VI secolo a. C. rinvenute nel territorio comunale. Esso è il risultato della fusione di due castelli, Montefiore e Aspromonte, divenendo libero comune alla fine del sec. XIII. Del periodo medievale rimangono numerose testimonianze tra cui la cinta muraria intatta, così come sono intatte la porte di accesso e i torrioni, con cui le porte si alternano. L’itinerario per le vie del paese non può che essere articolato. Si comincia con la Chiesa di San Francesco, costruzione in stile romanico-gotico, dal bel portale, che conserva un mirabile esempio di monumento sepolcrale del ‘300 di scuola napoletana, fatto erigere dal Cardinal Partino per i suoi genitori, e un ciclo di affreschi sempre dello stesso periodo attribuiti al maestro di Offida e situati nell’abside. Nella chiesa è situata anche la tomba di De Carolis. I chiostri risalgono invece al ‘300 e al ‘500. Il capolavoro per antonomasia, il Polittico di Carlo Crivelli, è conservato nella Collegiata di Santa Lucia (sec. XIX) sorta sui resti un antico edificio sacro, riutilizzando il bel portale, detto della Pinnova, ornato di formelle a bassorilievo in arenaria. Nella Collegiata sono inoltre conservati alcune tele di Luigi Fontana, un crocifisso ligneo del ‘600. Da segnalare anche le Chiese di San Domenico, San Filippo Neri, la Chiesa di Santa Maria della Fede e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Nel corso del secolo scorso Montefiore ha ospitato per diversi anni il pittore Domenico Cantatore che ha dedicato al paese “i cicli di Montefiore”, opere pittoriche e grafiche, raccolte nella Pinacoteca dedicata all’artista.
Collocato nella prima cappella a sinistra della Collegiata di Santa Lucia, il Polittico di Carlo Crivelli, divenuto purtroppo trittico dopo lo smembramento, fu dipinto intorno al 1474. L’opera raffigura San Pietro al centro tra Santa Caterina d’Alessandria e La Maddalena e, nella parte superiore, alcuni Santi Francescani, tra cui uno non identificato, S. Chiara e San Ludovico da Tolosa. L’opera venne inizialmente realizzata per la Chiesa di San Francesco, nella quale è rimasta fino alla metà del 1800.
A tutt’oggi sono smarriti tre pannelli della predella e il santo a mezza figura che sovrastata la figura di San Francesco. Ignorato dalla critica fino all’inizio del ‘900, fu il Cantalamessa nel 1907 a fare riferimento per primo al Crivelli. Negli anni ’50 la valorizzazione definitiva arrivò dal grande Pietro Zampetti.

Realizzazione: Ernesto Paleani Editore

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