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Archivio di Stato di Ancona - Biblioteca Giuridica

L’Archivio di Stato di Ancona, conserva oltre i numerosi archivi pubblici e privati, anche numerose biblioteche, oltre quella dell’Istituto. Si segnalano fra le raccolte librarie le seguenti:

la biblioteca del senatore Giovanni Conti, specializzate in testi sulla storia del pensiero di Giuseppe Mazzini e sull’ideale repubblicano, la biblioteca storica giuridica, pervenuta con gli archivi giudiziari.

È in corso la catalogazione con il programma sebina delle biblioteche Conti e Marinelli.

L’intervento di catalogazione sulla biblioteca Conti (circa 3000 pezzi) è sostenuto dall’Istituto regionale di storia per il movimento di liberazione delle Marche.

Il lavoro relativo alla biblioteca O. Marinelli è finanziato da privati e sarà terminato entro l’anno 2010.

Al termine dei due interventi sarà possibile consultare il catalogo online, anche dal polo della Regione Marche.

La biblioteca storica giuridica, di cui è stata fatta una convenzione nel mese di maggio 2010 con Ernesto Paleani Editore per la catalogazione scientifica (per le edizioni antiche e i libri: Francesca Pongetti, Giovanna e Simonetta Pirani) e la archiviazione digitale (Ernesto Paleani), è conservata in uno stato di totale disordine in un deposito dell’Archivio di Stato (in più palchetti, senza alcun criterio scientifico di collocazione e alcun inventario cartaceo). Si tratta di un fondo librario a stampa antico, di unità bibliografiche (volumi) riferite ai secoli XVI – primo XX di natura giuridico-economica, afferente dunque ad una tipologia di biblioteca specializzata in argomenti di natura giuridica ed in parte economica, sottolineando perciò la storia di queste due discipline nel corso di oltre tre secoli.

L’attuale stato di conservazione non è ottimale, pur non riscontrando particolari alterazioni di tipo biologiche né sulle sovraccoperte né all’interno del corpo dei volumi, tuttavia sarebbe necessario intervenire con una verifica più mirata sul singolo testo, ad esempio nella fase catalografica si segnaleranno eventuali esigenze di interventi di restauro. Ciò consentirà di elaborare un piano di restauro tenendo presente le esigenze e le priorità. Oltre alle considerazioni sopra elencate si vuole sottolineare l’unicità e la singolarità del fondo in quanto ognuno di questi volumi ha nell’interno una serie di importanti informazioni: dediche, postille, ex libris, note, marche tipografiche etc., che potrebbero determinare una ricostruzione della collezione, dei motivi e delle modalità che hanno determinato la costituzione di una biblioteca di questo genere ad Ancona.

La raccolta conserva testi in lingua francese (7 frontespizi di edizioni 800sche) riguardanti la giurisprudenza nel corso del XIX secolo. Fino al 1814 Ancona come gran parte delle Marche sono state incluse nel Regno d’Italia, stato satellite dell’Impero francese di Napoleone. A questo periodo è ascrivibile la raccolta libraria di cui si fornisce una breve lista di alcune delle edizioni più significative (per data, tipografia e contenuto) monografie (annali, annuari, raccolte) e periodici (riviste) rilegati a volume. I frontespizi menzionati sono così suddivisi:

38 edizioni del ‘500 (diritto privato, ecclesiastico, costituzionale);

72 edizioni del ‘600 (diritto costituzionale, canonico);

90 edizioni del ‘700 (diritto costituzionale, canonico);

251 edizioni dell’800-900 (diritto in lingua francese di diritto civile, musulmano, romano, commerciale, criminale, amministrativo; diritto penale, discipline carcerarie, commerciale, amministrativo, ecclesiastico, criminale);

575 volumi di Periodici vari di diritto.

La digitalizzazione del fondo comprenderà circa 10.000 file in Tiff di cui solo una parte relativa ai frontespizi e le incisioni saranno visibili sul web.

Realizzazione: Ernesto Paleani Editore